Camilla è una bellissima ragazza, pittrice di grande talento ma ignota a galleristi e collezionisti. Vive ritirata, dedita interamente alla sua arte. Ritiene la società attuale il regno del banale, del superfluo, un enorme centro commerciale con attorno il nulla. É single, non ha tempo per l’amore, tuttavia, l’amore arriverà lo stesso.
Una mattina scopre il furto di un suo quadro che rappresenta una donna con le ali da farfalla. La porta d’ingresso dell’appartamento, che il ladro ha lasciata spalancata, non è stata forzata.
Camilla ama le piante e gli animali, specialmente gli uccelli. Il terrazzo e i balconi del suo appartamento sono pieni di piante che cura personalmente. Un giorno nota una rosa che è sicura di non aver comprato e non si spiega come sia finita sul suo terrazzo. Con crescente inquietudine intuisce che il furto del quadro e l’apparizione della rosa sono collegati, e non si sbaglia. Qualcuno entra liberamente in casa sua, qualcuno che ha le chiavi e non riesce a immaginare chi possa essere.
É l’inizio dell’incubo.
Le visite si susseguono con una certa frequenza; lo sconosciuto non ruba più, ora lascia piccoli doni, prima di passare alle minacce e alla violenza. Il misterioso personaggio tiene un diario; le sue deliranti pagine testimoniano l’evolversi della sua morbosa infatuazione.
La vita di Camilla viene sconvolta ma lei, sorda alle esortazioni di genitori e amici, si rifiuta di lasciare l’appartamento e, intanto proseguono le indagini dei carabinieri, sfida il suo stalker e ben consapevole del rischio che corre, rivendica con forza il suo diritto di continuare a vivere nello spazio che si è scelto.
La difficile situazione non le impedirà di continuare a dipingere le sue donne farfalla che finiranno per svelarle insospettati aspetti di se stessa.
Con “Camilla”, l’autrice ha voluto raccontare un femminile forte, disposto a difendersi, che non accetta il ruolo della vittima, ritenuto indegno, perché non esiste carnefice senza che qualcuno assuma il ruolo della vittima.
“Definirei “Camilla” un thriller sentimentale, ma è anche un romanzo di formazione che ho cercato di scrivere con leggerezza, senza tuttavia rinunciare a un’attenta analisi della complessa personalità del mio personaggio e del suo faticoso percorso verso una maggiore consapevolezza di se stessa”.